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giovedì 22 settembre 2016

Tramonto sul mare



Com’è suggestivo il tramonto sul mare!
Ascolto il soffio dello zeffiro
che increspa le onde
ed esse iniziano il loro andirivieni,
rincorrendosi, spumeggiando
fino a riva. 


Laggiù, all’orizzonte,
dove il sole debutta
la sua lenta e solenne discesa,
scivola una barca di pescatori,
toccando le acque marine,
mentre lassù, nel cielo tinto di rosso,
un  gabbiano esibisce i suoi voli maestosi.
E’ come un saluto all’astro solare
che, lentamente, sta terminando la sua corsa.


Ecco, ora il sole scompare
nelle acque tranquille,
cedendo il turno ai guardiani notturni.

Già si affaccia la candida luna
e compaiono le prime stelle lucenti
nella volta imbrunita.

Scende il silenzio,
col suo vellutato mantello
e la mia anima estasiata,
nel buio di quella notte,
incontra la luce del suo Dio.


Tutto avviene
in quel profondo spazio interiore,
dove ogni cosa si vela di mistero.


Dio è mistero,
anche quando comunica con me
con le sue silenziose parole.
Posso comprenderle soltanto
se il mio cuore è semplice,
altrimenti lo sentirò sempre distante. 


Mi sfuggirà la sua presenza
nei momenti ardui della vita.
Mi apparirà come il sole
che svanisce al tramonto,
o come la ferita dell’ orizzonte
che si perde nel buio.


Mi vivrò abbandonato
anche se risuonerà,
nell’esile trafittura del cielo,
la voce sottile del Signore
fonte della vita,
che mi dirà sommessamente
nei miei abissi interiori:
«Non temere, Io sono con te, sempre!». 


Sono nella quiete.
Il mio sguardo è proiettato
su quel mare silente, ch’è davanti a me.
La barca  continua il suo corso,
prende il largo
e si allontana, fino a diventare
un piccolissimo punto,
che poi scompare.


                                                  Incoronata

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