Com’è suggestivo
il tramonto sul mare!
Ascolto il soffio
dello zeffiro
che increspa le
onde
ed esse iniziano
il loro andirivieni,
rincorrendosi,
spumeggiando
fino a riva.
Laggiù, all’orizzonte,
dove il sole
debutta
la sua lenta e
solenne discesa,
scivola una barca
di pescatori,
toccando le acque
marine,
mentre lassù, nel
cielo tinto di rosso,
un gabbiano esibisce i suoi voli maestosi.
E’ come un saluto
all’astro solare
che, lentamente,
sta terminando la sua corsa.
Ecco, ora il sole
scompare
nelle acque
tranquille,
cedendo il turno
ai guardiani notturni.
Già si affaccia la
candida luna
e compaiono le
prime stelle lucenti
nella volta
imbrunita.
Scende il
silenzio,
col suo vellutato
mantello
e la mia anima
estasiata,
nel buio di quella
notte,
incontra la luce
del suo Dio.
Tutto avviene
in quel profondo
spazio interiore,
dove ogni cosa si
vela di mistero.
Dio è mistero,
anche quando
comunica con me
con le sue
silenziose parole.
Posso comprenderle
soltanto
se il mio cuore è
semplice,
altrimenti lo
sentirò sempre distante.
Mi sfuggirà la sua
presenza
nei momenti ardui
della vita.
Mi apparirà come
il sole
che svanisce al
tramonto,
o come la ferita
dell’ orizzonte
che si perde nel
buio.
Mi vivrò
abbandonato
anche se
risuonerà,
nell’esile
trafittura del cielo,
la voce sottile
del Signore
fonte della vita,
che mi dirà
sommessamente
nei miei abissi
interiori:
«Non temere, Io
sono con te, sempre!».
Sono nella quiete.
Il mio sguardo è
proiettato
su quel mare
silente, ch’è davanti a me.
La barca continua il suo corso,
prende il largo
e si allontana,
fino a diventare
un piccolissimo
punto,
che poi scompare.
Incoronata
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