Com’è difficile il silenzio interiore
nella preghiera!
Quanti pensieri si affacciano per disturbarti
e lasciarti un senso di vuoto e di inutilità.
A volte, non so neanche dove mi trascinano quando sono con Te. Tento di
trattenerli nella mia mente, ma essi fuggono. Corrono oltre il mio tempo, il
mio spazio, al di là della mia anima, per respirare aria di libertà in quanto
la preghiera li imprigiona.
Eppure Tu passi ugualmente dentro di me, sebbene non riesca a gustare
pienamente la tua presenza amica.
C’è sempre qualche volo che mi porta lontano dal silenzio interiore onde
distrarre la mia attenzione dal raccoglimento. Dimmi, mio Dio, cosa posso fare
? A che giova questa preghiera distratta ? La mia miseria mi è compagna e mi
affliggo perché non so donarti quanto meriti.
Tu accetti di riempire il tuo cuore della mie meschinità. Ti avvicini
così tanto a me, parlandomi sottovoce e dici che mi ami e mi permetti di amarti
come so e come sono.
Così il mio cuore ritrova la sua pace e capisco che, questa pace, viene
soltanto da Te.
Inco
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