2Mi
baci con i baci della sua bocca!
Sì,
le tue tenerezze sono più dolci del vino.
4Attirami dietro a te, corriamo!
M`introduca
il re nelle sue stanze:
gioiremo
e ci rallegreremo per te,
ricorderemo
le tue tenerezze più del vino.
A
ragione ti amano!(dal Cantico
dei Cantici).
Ecco dove prende
spunto la mia riflessione sulla preghiera. E mi pare giusto doverti dire, amico
mio, quanto profonde e misteriose mi si presentano queste parole, perché mi
fanno capire da quale sorgente nasce il mio rapporto con Dio.
Nasce dalla sua bocca
che mi raggiunge come attraverso un gesto che potrebbe apparire banale, com’è
il bacio, ma non è così. E’ il grande mistero della comunicazione che utilizza
la bocca come strumento privilegiato, che fa riferimento non al semplice canale
esterno, che apre l’uomo al mondo dell’ alimentazione o della pura sensualità,
ma è l’ambiente in cui si attua la vera comunicazione. Non è un fatto di parole
ma, mi permetto di dire, di trasfigurazione, dove la tenerezza
del bacio, l’autore la cambia in dolcezza del vino e non si è più nella sfera
della sensualità bensì del gusto. Per questo possiamo ben dire che la figura della sensualità si è
evoluta nel piacere della dolcezza del gusto inebriante. Vi è di più. quando
si parla di un’attrazione che mi fa
raggiungere le stanze regali, facendomi sperimentare una gioia profonda che
viene percepita molto più intensamente delle sensazioni del vino, diventando
perfino tenerezza.
Io vorrei parlare
di una nuova forma di rapporto con Dio che va oltre ogni comprensione definita,
nel caso presente, come tenerezza, per cui la preghiera non è più un colloquio,
fatto di parole, ma di espressioni nuove, in cui si vive la presenza dell’Altro
quale trasporto d’amore.
Il testo ci
avvicina, quindi, a una tenerezza indefinibile in cui siamo nella sfera
dell’amore. Non vorrei che tutto questo diventi frutto della fantasia a sfondo
poetico, ma di una nuova entità di relazione, appunto di una trasfigurazione.
Per cui pregare è
trasfigurarsi, cioè perdere una parte di sé, per diventare, realmente, novità.
Lorenzo