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martedì 31 dicembre 2013

BUON ANNO A TUTTI!

 

lunedì 30 dicembre 2013

I poveri


I poveri. Nei barrios, nelle favelas, negli slums, nei campi nomadi, nelle tendopoli dei rifugiati e dei profughi; nelle case e nei quartieri di lusso. In ognuna di queste periferie fisiche ed esistenziali si nasconde la povertà, spesso evidente e clamorosamente scandalosa, altrettanto sovente nascosta sotto la vernice della rispettabilità, se non del successo. Si uccide Ernst Hemingway, celebre premio Nobel per la letteratura, si uccide Marilyn Monroe, attrice al culmine della celebrità, coloro che fecero (come si dice) notizia. Ma non ne hanno fatta, al contrario, le centinaia di migliaia, i milioni di vittime della fame, della malattia, della violenza, delle guerre e, ancor peggio, dell’indifferenza: tutti poveri sia gli uni che gli altri. Gente che non ha trovato un orecchio per l’ascolto, una voce per la consolazione e l’aiuto.


Tuchiunque tu siahai bisogno che arrivi qualcuno nel deserto della tua periferia e ti porga un soccorso o una mano, che susciti quello che in greco viene definito elemosina e in italiano tenerezza. Perché non chiedi? Certo, rischi di essere deluso dall’inadeguatezza della risposta, ma devi misurarla anche nella povertà di chi ascolta, e il cui cuore ha necessità di essere scosso dalla forza delle tue esigenze, dall’urlo della tua disperata speranza.

Angelo
 

venerdì 20 dicembre 2013

L'uomo di fronte all'universo: l'infinitamente grande e l'infinitamente piccolo.


L'uomo oggi vive in una sorta di ubriacatura: la tecnologia - basata sulle conoscenze acquisite negli ultimi tempi, soprattutto nel campo dell'elettronica - gli mostra e gli consegna quotidianamente oggetti prodigiosi: telefonini, televisori anche a 3 D, computer che fanno di tutto e si collegano con tutto il mondo attraverso Internet e stampanti 3 D. Sempre più spesso arrivano notizie che proclamano la vittoria su questa malattia o quell'altra…

Ecco allora che si fa sempre più strada l'idea che la Scienza (con la S maiuscola naturalmente) sta conquistando la conoscenza di quasi tutto, e se ancora non vi è arrivata è ormai evidente che vi arriverà.

Dallo smisuratamente grande allo smisuratamente piccolo, la Scienza doma anche i fenomeni più lontani dalla nostra comprensione, tutto prima o poi si imbriglia strettamente e definitivamente in una formula, la matematica è in grado di definire con precisione stupefacente qualunque fenomeno venga percepito dai nostri sensi e non solo…anche i fenomeni che non riusciamo a percepire con i nostri sensi vengono raggiunti dalle strumentazioni elettroniche.

Qualcosa, però, ancora ci sfugge: sappiamo sempre di più e meglio il COME ma non il PERCHÉ. Sappiamo all'ennesima cifra decimale come si comporta un corpo in un campo gravitazionale, ma non abbiamo la più pallida idea del perché esista la forza di gravità.

Altro enigma ci è posto dal tempo: esattamente che cosa è? Lo misuriamo sempre con maggiore precisione, ma ecco Einstein viene a rovinarci tutto con la sua teoria della relatività per cui è ormai dimostrato che un tempo assoluto non esiste, per non parlare poi dello spazio...

Comincia a farsi strada l'idea che lo spazio che ci circonda, pur straordinariamente esteso, non sia tuttavia infinito... e allora? Cosa c'è più in là?

Sappiamo spaccare e rimontare gli atomi, sappiamo a quali leggi obbediscono le più piccole particelle di materia (energia?) esiste qualcosa di più piccolo del quark? Qual è la sostanza, la materia di cui è fatto un fotone o un elettrone?

Fulvio

martedì 10 dicembre 2013

Dialogo...una grande sfida!

La vita e lo spazio sono pieni di rumori, di parole che si intrecciano e si intersecano... ma restano rumori. E’ necessario farsi largo, decifrare quei suoni affinché diventino dialogo. Per comprendersi e rispettarsi. Questa è la nostra proposta: dialogo, appunto.
Vogliamo scambiarci qualche pacata riflessione su noi stessi, su chi realmente siamo, qual è la nostra provenienza, e cosa ci prospetta il futuro. In tal modo, nel reciproco ascolto, anche se non siamo d’accordo, forse potremo captare una scintilla di verità.
Se parliamo, non saremo mai soli; ci sarà modo di recuperare il rapporto di umanità naufragato quando gridiamo le nostre ragioni che, spesso, si perdono nel fragore della disputa e talvolta dell’ira. Sei disposto ad ascoltare e a farti ascoltare?

Angelo