L'uomo
oggi vive in una sorta di ubriacatura: la tecnologia - basata sulle conoscenze
acquisite negli ultimi tempi, soprattutto nel campo dell'elettronica - gli
mostra e gli consegna quotidianamente oggetti prodigiosi: telefonini,
televisori anche a 3 D, computer che
fanno di tutto e si collegano con tutto il mondo attraverso Internet e
stampanti 3 D. Sempre più spesso arrivano notizie che proclamano la vittoria su
questa malattia o quell'altra…
Ecco
allora che si fa sempre più strada l'idea che la Scienza (con la S maiuscola
naturalmente) sta conquistando la conoscenza di quasi tutto, e se ancora non vi
è arrivata è ormai evidente che vi arriverà.
Dallo
smisuratamente grande allo smisuratamente piccolo, la Scienza doma anche i
fenomeni più lontani dalla nostra comprensione, tutto prima o poi si imbriglia
strettamente e definitivamente in una formula, la matematica è in grado di
definire con precisione stupefacente qualunque fenomeno venga percepito dai
nostri sensi e non solo…anche i fenomeni che non riusciamo a percepire con i nostri
sensi vengono raggiunti dalle strumentazioni elettroniche.
Qualcosa,
però, ancora ci sfugge: sappiamo sempre di più e meglio il COME ma non il PERCHÉ.
Sappiamo all'ennesima cifra decimale come si comporta un corpo in un campo
gravitazionale, ma non abbiamo la più pallida idea del perché esista la forza
di gravità.
Altro
enigma ci è posto dal tempo: esattamente che cosa è? Lo misuriamo sempre con maggiore
precisione, ma ecco Einstein viene a rovinarci tutto con la sua teoria della
relatività per cui è ormai dimostrato che un tempo assoluto non esiste, per non
parlare poi dello spazio...
Comincia
a farsi strada l'idea che lo spazio che ci circonda, pur straordinariamente
esteso, non sia tuttavia infinito... e allora? Cosa c'è più in là?
Sappiamo
spaccare e rimontare gli atomi, sappiamo a quali leggi obbediscono le più
piccole particelle di materia (energia?) esiste qualcosa di più piccolo del
quark? Qual è la sostanza, la materia di cui è fatto un fotone o un elettrone?
Fulvio