È cessato il fuoco dei cannoni sulla bruna collina ed
è sceso il silenzio. Il sole, alto nel cielo, raggiunge con i suoi raggi un
angolo martoriato di terra, dove giace, gravemente ferito, un giovane sol-dato.
Egli detta le sue ultime parole ad un amico che sta al suo fian-co, come un
memoriale per il suo figlioletto: è la lettera di un padre morente che non
conoscerà mai il suo piccolo, né lui conoscerà il volto di suo padre.
« Figlio mio,
è
trascorso del tempo da quando sei nato. Quel giorno, io non c’ero ad accoglierti, mio malgrado. Mi hanno richiamato
al fronte non appena mi avevano dato
la licenza. Ho dovuto impugnare il fucile e ripartire, ma ti portavo nel cuore, piccolo mio, promettendo di
tornare da te e difenderti nel corso degli anni, come ho difeso la mia
Patria. Non potendolo fare in terra ti do la mia parola di farlo da lassù,
spero in Cielo. Mi hanno ferito a morte mentre pronunciavo il tuo nome. Ti
lascio in eredità questi miei pensieri: sia
sempre diritta la tua strada. Preparati ad affrontare la vita da vero
uomo: sii forte nelle difficoltà, onesto nel lavoro, paziente nelle vicissitudini.
Impara ad essere saggio e ad amare la natura come prezioso dono di Dio. Ama
questa umanità comprendendo le sue debolezze e perdonando le sue violenze. Abbi
cura di te stesso, di tua madre, ma soprattutto ama Dio su ogni cosa, come tuo
respiro. Ringrazialo per averti dato a me come figlio, ed io a te come padre.
Portami sempre nel tuo ricordo, anche se un giorno avrai, forse, un altro padre
accanto a te, premuroso nell’amarti ed aiutarti e tu ti lascerai introdurre da
lui nel percorso della tua vita adulta. Io, allora, sarò lontano del tuo mondo
visibile, però tu sarai presente sempre nel mio cuore, perché ti amo.
Stringo, ora, nella mia la tua piccola
mano, figlio mio.
Non dimenticarmi mai!
Tuo
padre
».
Il
sole si avvia intanto verso il suo tramonto, portando con sé l’ultimo respiro
dell’uomo morente, che inizia la sua salita verso la Patria Celeste, dove Dio
l’attende.
Ti
prego …
Non dimenticarmi, Signore,
nei momenti bui della mia vita
quando, perso in me stesso,
mi sfugge la certezza
del tuo essere presente in me.
Non dimenticarmi, mio Dio,
quando il mio cuore
si lascia rapire, da stolto,
la speranza del tuo amore
e gli occhi della mia mente
non varcano l’orizzonte della fede.
Non dimenticarmi, Bontà Infinita,
se ti dimentico in me
e se, vinto dalla debolezza,
spengo nel cuore il coraggio
di lottare e di vivere.
Non dimenticarmi, Dio di perdono,
se non perdono gli altri in Te
e li lascio fuori dal mio essere
ad attendere, senza pietà.
Non dimenticarmi mai
quando non t’amo come mio Dio
e antepongo a Te un altro dio.
Raccogli, ti prego, nella mia anima,
le briciole d’amore
sparse nell’intimo per Te
perché, in fondo, io sono tuo
e Tu sei sempre il mio Dio.
Incoronata